Il Giappone è la terra dei festival e delle celebrazioni, e anche i piccoli villaggi, soprattutto in estate, hanno la loro ricca agenda di avvenimenti. La maggior parte ha un significato storico o religioso, ma generalmente sono ottime occasioni per mangiare (ecco che ritorna il giapponese mangione!), bere e fare casino. Siccome i numeri dei partecipanti in questione sono molto elevati, è consigliabile prenotare con un bel po' di anticipo in viaggio/albergo nel caso si volesse assisterevi.


Primavera

Hina matsuri. (Festa delle bambole; 3 Marzo) Si tratta della celebrazione delle bambine, e si dona loro un "corredo" di bambole tradizionali su una scaletta. E' in concomitanza con la fioritura del pesco: narra infatti la leggenda che la dea delle bambine in realtà è camuffata da albero di pesco (grazie MILLE Angie).

Fioritura dei ciliegi. Posto che occorre avere una grossa dose di fortuna a capitare in Giappone durante questo evento, è indubbiamente il periodo dell'anno migliore per visitare gli stupendi scenari del paese. Così la pensano anche i giapponesi, che si riversano in massa lungo viali, giardini, boschi, e chi più ne ha più ne metta. I mesi dell'anno in cui la fioritura avviene sono i classici, Marzo/Aprile, ma siccome è molto difficile azzeccare il momento giusto, le emittenti TV trasmettono in diretta il grado di fioritura dei ciliegi di ciascuna zona del Giappone.

Kodomo-no-Hi. (Giorno dei bambini; 5 Maggio) Come dice il nome, questa festa nazionale celebra i bambini, in parcitolare i maschietti (è anche chiamata Boy's Day). Le famiglie fanno volare aquiloni a forma di carpe giganti (koi) per simboleggiare la forza dell'età virile: gli aquiloni più grandi rappresentano i figli maggiori, e quelli più piccoli i fratelli minori.


Estate

Gion Matsuri. (16-17 Luglio) E' forse la festa più famosa: si svolge a Kyoto e dura un mese. Il momento clou è l'immensa processione di zattere del 17 Luglio. La cerimonia è nata oltre 1000 anni fa, come rito di purificazione per liberare la città dalla peste. Ciascuno dei 29 quartieri di Kyoto costruisce le proprie elaboratissime zattere, nel più puro spirito campanilistico!

O-Bon. (13-16 Agosto) In questo periodo i giapponesi tornano alle città o villaggi di origine per partecipare alle cerimonie O-Bon che segnano il ritorno in terra di tutti gli avi deceduti in passato. Al termine dei rituali, lanterne di carta illuminate da candele vengono lasciate scorrere nei fiumi, fino al mare, per simboleggiare il ritorno degli spiriti al loro mondo. Cerimonie importanti (ma anche molto affollate) si tengono al Santuario Yasukuni a Tokyo e a quello di Nachi a Katsura, nella prefettura di Wakayama.


Autunno

Jidai Matsuri. (22 Ottobre) Dal Palazzo Imperiale di Kyoto parte la processione per ricordare ka fondazione della città. Migliaia di persone abbigliati con costumi appartenenti a diverse epoche storiche marciano in questa rumorosa e gioiosa sfilata, fino a giungere al Tempio Heian.

Shichi-Go-San. (15 Novembre) Le bambine tra i 3 e i 7 anni e i maschietti di 5 vengono condotti ai santuari e ai templi della città o del villaggio dove vivono per pregare per la loro buona salute.


Inverno

Joya-No-Kane e Ganjitsu. (31 Dicembre-1° Gennaio) Alla viglilia del nuovo anno tutti restanno svegli fino a mezzanotte, quando le campane del tempio suonano 108 volte. Il primo giorno dell'anno è visto come un'opportunità di rinnovamento: si pagano i debito e si appianano le divergenze. Le festività proseguono per 7 giorni e il Giappone, in pratica, si ferma. Il 2 Gennaio la famiglia Imperiale appare al Palazzo Imperiale di Tokyo e grandi folle si raccolgono per porger loro gli auguri di Buon Anno. E' altresì l'unico momento in cui si può visitare il Palazzo.